Con il suo stile diretto e appassionato, Maurizio Sciaudone, consigliere comunale alessandrino, commenta le parole di Vittoria Oneto, assessore comunale del capoluogo, che in una intervista ha tratteggiato un mirabolante futuro per la Cittadella di Alessandria dove non mancava l’accenno a un museo dedicato al racconto della storia mondiale. Ma fra suggestioni fantastiche e mondo reale, la differenza è sempre parecchia e alcune domande restano senza risposta, a cominciare dalla precisa definizione del confine tra l’interesse pubblico e il legittimo tornaconto privato. “Le improvvisazioni e strumentalizzazioni portano al solito spreco di denaro pubblico e soprattutto a speculazioni affaristiche” dice Sciaudone. E molto semplicemente rilancia questioni basilari. “Quando verrà regolarizzato l’abusivismo in Cittadella? Da quanto dichiarato nell’intervista, non si capisce se verrà posta fine alla Babele autogestita che tutti i cittadini possono vedere con i propri occhi in Cittadella”. Una Babele che si ripete a ogni manifestazione, come in occasione del concerto di Francesco De Gregori, dove chiunque occupi temporaneamente la fortezza si sente in diritto di gestire cose e persone come fossero di proprietà. “L’assessore annuncia che finalmente il Comune farà pagare per accedere alla fortezza o a parti di essa. E a chi verrà affidata la gestione degli ingressi in Cittadella”? L’interrogativo di Sciaudone è legittimo. Perché la Cittadella è un bene pubblico. E perché la gestione è affidata alla Sovrintendenza. Che finora ha brillato per il silenzio, almeno sul fronte mediatico. Alla Cittadella dei sogni (dove non manca nemmeno il ‘parco tematico’ alla Disneyland, in una Alessandria che si è già confrontata in passato con l’idea di Marengoland) andrebbe contrapposta quella della realtà. Pensare in grande è doveroso, ma farlo dicendo ‘Io sono Napoleone’ suona come la storica barzelletta.
La Cittadella necessita della figura di un “Governatore” (monocratico),
creato, nominato, scelto ….. non ha molta importanza da chi;
ciò che è basilare è che sia innanzitutto:
– a conoscenza di tutta la storia dei quasi 300 anni della Cittadella.
– competente in campo di storia dell’architettura militare.
– non si ponga come burosauro nei confronti delle realtà accociative-volontaristiche che si stanno spendendo per mantenere vivo e fruibile il compendio Cittadella da parte della cittadinanza.
– anzi, sia parte attiva nella promozione di sinergie tra parti pubbliche e private che abbiano idee precise su cosa fare “per e della” Cittadella.
– coordini, diriga, assegni i compiti alle realtà del volontariato che in questi anni hanno gravitato in Cittadella (posto che vogliano continuare sottostando alle nuove condizioni).
– sia collettore degli auspicati futuri progetti (da finanziare) per il restauro, mantenimento e lancio della Cittadella nel campo museale-culturale.
Insomma … una figura in grado di dirigere l’oggi ed essere il punto di riferimento per i lavori ed i progetti da intraprendere per il domani.
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